Perché una collezione d'arte
Fare dell’arte un elemento della nostra vita quotidiana è uno degli obiettivi più arricchenti che un amante dell’arte possa raggiungere.
L’analisi che si può fare del contesto del mercato dell’arte nel corso del 2022 è più che sorprendente: celebre è stata la rinascita delle fiere culturali e di eventi come Tefaf Maastricht, (a cui la rivista Forbes ha dedicato un articolo alla squisita presentazione degli stand); Fiera d’arte Brafa; Fireze e Frieze Masters, l’acclamato ArtBasel o La settimana dell’arte di Londra, con gli eccellenti pezzi messi all’asta da Christie’s e Sotheby’s. .
La rinascita degli eventi artistici ha indubbiamente contribuito ai prezzi record di vari lotti venduti nelle case d’asta nazionali e internazionali. Solo per citare alcuni esempi, possiamo concentrarci sulla rappresentazione di Velázquez messa all’asta da Abalarte Madrid (4,5 milioni di euro inesportabili); la natura morta inedita di Jean-Baptiste Siméon Chardin (XVII secolo) messo all’asta da Artcurial Paris con un prezzo di oltre 24 milioni di euro o il ritratto di Dama di Rubens venduto a Desa Unicum Poland per 3,1 milioni.
A tutti questi Old Masters si aggiunge l’eccezionale Ecce Homo di Sandro Boticelli, venduto da Sotheby’s New York per oltre 45 milioni di euro.
Se guardiamo alle Avanguardie e all’arte contemporanea, memorabili sono le somme di opere come gli oltre 79 milioni di euro realizzati da Sotheby’s Londra per L’impero delle luci (1961) di René Magritte; Le volpi (1913), un dipinto spoliato durante la Seconda Guerra Mondiale dal maestro espressionista tedesco Franz Marc; Il trittico 1986-7 (1986-1987) di Francis Bacon che ha superato i 51 milioni di euro o i celebrati oltre 195 milioni di euro per la Colpo di salvia blu Marilyn di Warhol venduto da Christie’s New York.
In relazione al valore raggiunto da questi pezzi, due sono i più importanti lait motiv Il primo è la qualità delle opere, il secondo è il lavoro di ricerca e studio svolto dagli storici per recuperare l’identità di questi beni, che si è affievolita se non persa del tutto.
Gli esempi sono chiari:
- Il Ritratto di gentiluomo di Velázquez (1621/23) faceva parte della collezione degli Eccellentissimi Signori Visconti di Roda ed è stato pubblicato nel 1924 nel Boletín de la Sociedad Española de Excursiones e nel 1999 nell’Archivo Español de Arte.
- Il cesto di frutti selvatici, firmato J.S. Chardin, faceva parte dell’esposizione al Salon di Parigi del 1761. Nel 1862 passò alla collezione di Eudoxia Marcille e poi a Monsieur et Madame Chevrier-Marcille a Parigi. Il viaggio è stato lungo, finché nel 2012-2013 è stato esposto al Mitsubischi Ichigokan Museum di Tokyo, dopo aver viaggiato negli anni precedenti tra Düsseldorf, Londra, New York e Madrid.
- La comparsa sul mercato del ritratto di signora di Rubens fu una vera e propria rivoluzione, in quanto si trattava del primo ritratto in Polonia. Il mistero avvolge l’opera, che per oltre 300 anni è stata ritenuta un ritratto di Isabella Brant, prima moglie di Rubens. Attualmente si pensa che possa rappresentare una delle sue sorelle, anche se l’ipotesi più interessante è che, per la ricchezza di gioielli e gemme e per l’elaborata lavorazione dell’abito, possa essere un membro della famiglia Duarte, influenti gioiellieri del XVII secolo di Anversa. L’attribuzione a Rubens è stata confermata grazie al lavoro di diverse istituzioni, come il Courtrauld Institut di Londra, che ne ha curato lo studio e la catalogazione. Il lavoro svolto ha dimostrato che questo ritratto è di qualità esecutiva superiore rispetto alle altre due versioni esistenti nella Mauritshuis dell’Aia e nella Wallace Collection di Londra.
- L’eccezionale Ecce Homo di Botticelli, con il suo delicato nimbo di angeli passionali in grisaglia, faceva parte della collezione privata della cantante lirica Adelaide Kemble Sartoris (1815 – 1879) fino al 1963, quando fu messo in vendita dagli eredi e acquistato dalla proprietaria che lo ha conservato fino al 2022. L’importanza del pezzo è stata sottolineata quando Federico Zeri lo ha identificato come opera del maestro rinascimentale fiorentino. Per l’importanza e il valore dell’opera, è stato richiesto che essa faccia parte della mostra del Minneapolis Museum of Art, Boticcelli and Renaissance Florence: Masterworks from the Uffizi, che si terrà tra ottobre 2022 e gennaio 2023.
Questi pochi esempi dimostrano come l’arte sia un valore sicuro su cui investire, a patto di avere la giusta consulenza da parte di un professionista con solide conoscenze basate su un criterio critico costruito su basi storico-artistiche.
Stabilire questo tipo di rapporto genera fiducia nella persona interessata a ritirare questi beni, che si sente supportata e sostenuta nelle sue decisioni.